Nell’ambito del Convegno “I giovani e i disagi della sessualità” di qualche mese fa, un medico di base ha elencato le difficoltà che incontra quotidianamente nel tentare di occuparsi della fascia di età adolescenziale e mi sono resa conto che sono circa le stesse difficoltà che incontro io come psicoterapeuta.
Nel mio post precedente ho elencato i motivi per cui difficilmente un adolescente accede ai servizi a lui dedicati. Oggi proverò a dare qualche informazione e qualche spunto di riflessione nel tentativo di abbattere qualcuno di quegli ostacoli di cui sopra.
Mi rivolgo proprio a te ragazzo o ragazza, nella speranza che riuscirai a leggermi:
- ricordati che puoi chiedere un colloquio privato con un medico o con uno psicologo/psicoterapeuta, senza la presenza dei tuoi genitori. I tuoi genitori devono essere informati della tua scelta ma non dei contenuti del colloquio. Hai diritto come gli adulti ad essere tutelato per la tua privacy e ad essere informato sullo stato della tua salute. Questa garanzia ti dovrebbe consentire di aprirti e parlare liberamente di tutto ciò che ti interessa o ti preoccupa;
- è vero che puoi avere difficoltà a raggiungere il mio studio, specie se abiti lontano e se i tuoi genitori non sono sempre disponibili ad accompagnarti ma possiamo trovare insieme il momento migliore per vederci ed usare i mezzi pubblici, la bici o il motorino può essere un’occasione per crescere in autonomia e indipendenza;
- tu sei un ragazzo/a e io un’adulta e quindi potremmo avere gusti e modi di pensare diversi ma credo che dal confronto possa sempre nascere qualcosa di buono e che si possa imparare gli uni dagli altri, l’importante è tenere aperta la nostra mente. Io cercherò di farlo sempre con te, così come cerco sempre di tenermi aggiornata sugli interessi e sulle mode del momento di voi ragazzi;
- cercherò di parlare la tua lingua, di farmi comprendere da te, evitando termini tecnici ma se mi sfuggisse qualcosa puoi sempre segnalarmelo e chiedermi una spiegazione. Sarò sempre disponibile a spiegarmi meglio;
- lo so che alla tua età la vita corre ai 100 all’ora e vorresti risolvere qualunque tuo problema in pochissimo tempo, magari in una sola seduta. Credimi che vorrei poterlo fare ma non ho la bacchetta magica e non leggo nel pensiero. Io cercherò di fare il meglio che posso con gli strumenti che ho ma sarà molto utile il tuo aiuto. Più riusciremo a parlare, a comprenderci e a lavorare in sinergia, prima troveremo una soluzione. La tua collaborazione è quindi fondamentale;
- i costi dei colloqui con me non sono a carico tuo ma dei tuoi genitori e quindi entrambi dipendiamo dalle loro possibilità e disponibilità. Ciò significa che entrambi dovremmo impegnarci per sfruttare al meglio le risorse e il tempo che abbiamo a disposizione e in caso di particolari problemi economici sono sempre disponibile a cercare un punto d’incontro;
- se posso convenire con te che un colloquio con uno psicologo può indicare la presenza di un problema, questo non significa che si tratti necessariamente di qualcosa di grave. Ho bisogno di vederti e di parlare con te per capire se un problema esiste davvero o è solo un fase di passaggio un po’ complicata. E se un problema c’è, è importante capire che significato gli dai tu. Non è che forse lo ingigantisci un po’ questo problema? Non è che hai solo paura di essere giudicato? E se il giudizio fosse solo nella tua testa? Se credessi tu stesso di avere un grave problema, qualcosa che non si può risolvere e ne avessi così tanta paura da negarlo e rifiutare di parlarne nell’illusione che scompaia da solo?
Chiudo questo post lasciandoti riflettere su queste ultime domande e se tu o chi ti sta vicino volesse chiedermi qualcosa, sappi che lo puoi fare sia in privato che scrivendo su questa pagina. Cercherò di rispondere nel più breve tempo possibile. Aggiungo solo un’ultima considerazione. Se pensi di chiedere aiuto agli amici, prima di tutto affida le tue preoccupazioni solo ai veri amici e poi ricordati che gli amici che hai probabilmente sono ragazzi della tua età o giù di lì, che possono ascoltarti, starti vicino e a loro modo sostenerti, ma che possono anche non sapere come aiutarti nel modo migliore perché non hanno le conoscenze e l’esperienza che ha un professionista. Quindi se pensi di avere un problema ed entro un certo tempo da solo o con gli amici non ne vieni fuori prova a pensare ad un’alternativa. Le persone che possono darti una mano ci sono. Io sono qua!
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