In questi giorni di isolamento domiciliare ci stiamo accorgendo tutti di quanto la tecnologia ci stia aiutando a mantenere i contatti con il resto del mondo, a tenerci informati, a continuare il nostro lavoro sebbene in modo diverso pertanto vorrei continuare a parlavi di come l’uso delle tecnologie possono modificare il funzionamento del nostro cervello.
Nei giorni scorsi ho pubblicato articoli in cui vi parlavo di alcune abilità cognitive specifiche (attenzione memoria, creatività…) e di come possono essere influenzate dall’utilizzo delle nuove tecnologie. Oggi ho scelto un video un po’ datato e romantico, che parla dell’amore ai tempi di interne, per introdurre il tema dell’influenza delle nuove tecnologie sulle nostre emozioni, soffermandomi solo sulle influenze positive. Nel mio prossimo articolo invece vi parlerò delle possibili influenze negative.
Come sempre prima di entrare nel merito del tema centrale, vi introduco la definizione di emozione. L’emozione è un processo che coinvolge l’intero corpo e che comprende diversi aspetti (espressione del viso, sensazioni corporee, valutazione cognitiva e impulso all’azione).
Sebbene non sia ancora chiaro se e quanto le nuove tecnologie siano effettivamente in grado di modificare le nostre emozioni (al momento le ricerche non sono in grado di darci una risposta netta e precisa), una cosa è certa: le nuove tecnologie cambiano il modo con il quale noi esprimiamo i nostri sentimenti e le nostre emozioni, cambiano la percezione e il significato che noi diamo a ciò che proviamo dentro di noi, e di conseguenza cambiano la percezione della nostra realtà e quindi il rapporto che noi abbiamo con essa.
Tra gli effetti positivi che si possono sottolineare troviamo:
- Maggiore immediatezza, facilità e naturalezza con la quale le nuove tecnologie ci permettono di esprimere i nostri stati d’animo attraverso emoji, miniclip, storie, stati… che diventano conferme per noi stessi e per gli altri del nostro stato d’animo;
- Effetto affect labeling ovvero l’esteriorizzazione continua e quasi compulsiva dei nostri stati interiori sembra avere un effetto catartico su ciò che proviamo. Da numerose ricerche effettuate è emerso che parlare delle proprie emozioni negative, quali rabbia e tristezza, e di narrare gli episodi della nostra vita inserendo connotazioni emotive, riduce la risposta dell’amigdala e altre regioni limbiche agli stimoli emotivi. Questo vuole dire che narrare i propri eventi negativi esprimendo le emozioni provate ci aiuta a ridurre il carico emotivo dell’evento stesso.
- Le nuove tecnologie offrono un ambiente più neutro e meno complesso per comunicare emozioni e sentimenti rispetto al rapporto interpersonale. Alcune ricerche hanno evidenziato interessanti effetti cognitivi dell’interazione col computer: una minore sensazione di essere giudicati, una minore consapevolezza dell’interlocutore, una dimensione ludica. Questi effetti possono aiutare molto le persone più chiuse, timide, introverse o che in generale hanno maggiori difficoltà nelle interazioni sociali vis a vis.
Fin qui tutto bene, no? Che ne pensate? Direi che questi effetti sono importanti e possono avere un forte impatto positivo sulla nostra vita. Se gli effetti fossero solo questi saremmo a cavallo ma, come vi avevo anticipato, dobbiamo prima bilanciarli con gli eventuali effetti negativi di cui vi parlerò nel mio prossimo articolo.
Allora non mi resta che dirvi di restare connessi e soprattutto di restare a casa finché questa emergenza non sarà finita! A presto.