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HELP ME: COSA FARE IN CASO DI DISAGIO PSICOLOGICO?

Ciao a tutti,

oggi ho ricevuto una terribile notizia che mi ha fatto riflettere su alcune questioni importanti che vorrei condividere con voi. Un ragazzo, un uomo in verità che conoscevo si è tolto la vita. La tragica notizia mi è arrivata da un’amica comune, che parlando con me mi ha posto la fatidica domanda: “Perché?”

E poi ha aggiunto: “Che cosa sta succedendo alle persone? Quest’anno non è la prima volta che mi arriva una notizia simile. Quanti stanno soffrendo e come mai sempre più persone arrivano a gesti estremi?”

Per la professione che svolgo e le conoscenze che ho potrei fare delle ipotesi a livello teorico su quali potrebbero essere i fattori che hanno condotto ad un simile gesto ma basterebbe a spiegare una perdita così grande?!

Nel tentare di dar risposta a queste domande in realtà mi sono venute in mente altre considerazioni, che hanno a che fare con esperienze che ho vissuto di recente e che, più che guardare a ciò che è stato, vorrebbero dare qualche indicazione o orientare per il futuro.

  1. Confrontandomi con diversi colleghi mi sono resa conto che nell’ultimo anno tutti abbiamo la percezione sia di un aumento delle richieste di aiuto ma anche di un aumento del livello di gravità dei casi che arrivano a consulto. In pratica i problemi o i disturbi che ci troviamo a trattare, di qualsiasi tipo siano, sembrano essere molto più persistenti e pervasivi nella vita delle persone e con gradi di sofferenza molto alti. Per dirlo con parole più semplici il disagio psicologico sembra più diffuso che in passato, quindi tocca più persone, ma risulta anche più intenso e grave.
  2. Reduce da un incontro di qualche giorno fa con ragazzi adolescenti sul tema dell’ansia per l’ennesima volta mi sono resa conto di quanto sia difficile per le persone parlare dei loro problemi psicologici e ancora di più difficile è chiedere aiuto se necessario. Il disagio psicologico è vissuto ancora come uno stigma sociale di cui è meglio non parlare o come un segno di debolezza che si dovrebbe riuscire a risolvere da soli con le proprie forze. In alternativa molti si convincono che i problemi psicologici col tempo passeranno, si risolveranno da soli. Sono tutte false credenze! I disturbi mentali sono malattie punto e basta solo che riguardano la nostra mente invece che altri organi. Se per caso mi accorgo che da qualche giorno ho una aritmia, non penso che non è niente, che sono uno stupido o un debole e aspetto che passi da sola. Come è giusto che sia, mi preoccupo e vado il prima possibile da un medico per una valutazione e per una eventuale cura. Se questo è il modus operandi comune per qualsiasi sintomi fisico che si prova dovrebbe essere lo stesso anche per i sintomi riconducibili a disturbi mentali. Nel caso di una patologia organica è molto rischioso far passare del tempo prima di curarsi ed infatti si tende a cercare una cura efficace nel più breve tempo possibile. Ebbene nel caso di una psicopatologia bisognerebbe adottare la stessa strategia d’intervento e invece purtroppo ancora non è così. Si tende ad aspettare fino a che il problema non è più gestibile. Si ricorre all’aiuto di uno psicologo o psicoterapeuta solo come ultima spiaggia.
  3. E infine ci sono altri problemi che emergono quando le persone cercano e chiedono aiuto. Il sistema sanitario non sempre riesce a rispondere a tutte le richieste che arrivano e quindi in molti casi si limita alla farmacologia. L’alternativa è rivolgersi a professionisti privati ma a quel punto molto spesso per i pazienti è difficile orientarsi e capire a chi rivolgersi. Che tipo di terapia è più indicata per il problema del paziente? Quale è il professionista che applica quel tipo di terapia? È un professionista esperto, riconosciuto, affidabile? Spesso queste sono informazioni che mancano alle persone per cui non sanno a chi rivolgersi. E non ho ancora parlato dell’aspetto economico, perché chiaramente le visite da privati hanno dei costi diversi rispetto al servizio pubblico. Se una persona ha problemi economici può quindi scartare la possibilità di rivolgersi ad un privato.

Da queste mie considerazioni si può dedurre che gli ostacoli da superare quando si parla di disagio psicologico sono ancora tanti ma provo comunque a dare qualche indicazione nella speranza che a qualcuno possa servire:

  1. Tenete presente che i disturbi mentali sono in aumento, soprattutto a seguito della pandemia e tutti possiamo essere vulnerabili. Quindi monitorate la vostra salute mentale come fate per quella fisica;
  2. Se ravvisate dei problemi psicologici o avvertite dei sintomi che non possono essere ricondotti ad una patologia organica, non fate passare tempo ma chiedete subito aiuto ad un professionista sanitario;
  3. Se non sapete a chi rivolgervi, potete chiedere un parere al vostro medico di fiducia ma potete reperire informazioni anche online consultando i siti giusti. A tal proposito su richiesta posso dare qualche dritta;
  4. Se non riuscite ad accedere al sistema sanitario ed avete problemi economici sappiate che esistono delle soluzioni alternative di cui ho anche già parlato in qualche mio articolo precedente.

Insomma NON SOTTOVALUTATE I PROBLEMI MENTALI E SE SERVE CHIEDETE AIUTO!  Come sempre mi rendo anche io disponibile per qualsiasi domanda vogliate porre o informazione vi serva. Alla prossima e restate connessi!

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