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LA FOBIA SOCIALE (Part 3)

Salve a tutti,

come anticipato nel mio precedente video continuiamo a parlare di Fobia Sociale e in particolare di come si può distinguere dalla semplice introversione e timidezza.

La distinzione tra timidezza, introversione e fobia sociale è una questione sulla quale chi non si sente a proprio agio nelle situazioni sociali si interroga frequentemente. I vissuti emotivi, gli aspetti cognitivi e comportamentali in gioco nella timidezza, introversione e ansia sociale infatti sono simili.

  1. Vissuti emotivi: anzitutto, va sottolineato che in particolari situazioni sociali è piuttosto comune provare preoccupazione, ansia anticipatoria, vergogna e timore del giudizio altrui. Per esempio può accadere quando una persona deve parlare di fronte ad un pubblico. Tuttavia tali fenomeni emotivi potrebbero fare riferimento a una condizione di timidezza, tratto di personalità individuale che non è certamente invalidante e limitante. La fobia sociale invece implica una costante e sproporzionata paura nelle relazioni sociali, uno stato di intenso malessere psicofisico che costringe l’individuo a evitare situazioni sociali per il timore di essere giudicato inadeguato dagli altri.
  2. Aspetti cognitivi: le persone timide tendono a rimuginare in misura minore e solo poco prima dell’inizio della situazione ansiogena rispetto alle persone con fobia sociale che presentano un rimuginio intenso, persistente ed esteso.
  3. Comportamenti: le persone timide ed introverse presentano ansia di minore intensità durante la situazione temuta e l’esposizione non peggiora la sintomatologia ma anzi diminuisce la probabilità di evitamenti futuri. Dunque, la timidezza, pure creando disagio nella persona, non compromette il funzionamento sociale e lavorativo della persona mentre chi soffre di fobia sociale spesso conduce una vita ritirata e impoverita, con poche amicizie e poche occasioni di svago e questo stile di vita può compromettere la carriera scolastica e/o lavorativa con conseguente danno per l’immagine e l’autostima.

Quindi la fobia sociale e la timidezza si differenziano nell’intensità e nella tipologia delle emozioni, negli aspetti cognitivi di contenuto e processuali, nella pervasività delle condotte di evitamento e dei fattori protettivi, nel funzionamento relazionale e lavorativo e nello svolgimento della vita quotidiana.

Timidezza e introversione sono considerati normali tratti della personalità ma non escludono l’ansia sociale: essere timidi e introversi non significa necessariamente essere fobici sociali, ma è possibile che la fobia sociale si sviluppi in individui introversi o timidi. Allo stesso modo non è detto che chi soffre di ansia sociale sia necessariamente introverso.

Con queste informazioni concludo la presentazione della fobia sociale. Nel prossimo video vi parlerò di un altro disturbo d’ansia ovvero il disturbo di panico. A presto e restate connessi!!!

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