LA TERAPIA COGNITIVO-COMPORTAMENTALE
La Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale (Cognitive-Behaviour Therapy, CBT) è attualmente considerata a livello internazionale uno dei più affidabili ed efficaci modelli per la comprensione ed il trattamento dei disturbi psicopatologici.
Secondo questa approccio esiste una complessa relazione tra emozioni, pensieri e comportamenti e i problemi emotivi sono in gran parte il prodotto di credenze disfunzionali che si mantengono nel tempo, nonostante la sofferenza che il paziente sperimenta. L’origine e il mantenimento dei disturbi emotivi e comportamentali è data dalla rappresentazione soggettiva della realtà e dalle distorsioni cognitive. Ciò implica che, non sarebbero gli eventi a creare e mantenere i problemi psicologici, emotivi e di comportamento, ma le costruzioni cognitive dell’individuo (così come ipotizzava ai tempi il filosofo stoico Epitteto).
La psicoterapia cognitivo-comportamentale (CBT) si propone di aiutare i pazienti ad individuare i pensieri ricorrenti e gli schemi disfunzionali di ragionamento e d’interpretazione della realtà, al fine di sostituirli e/o integrarli con convinzioni più funzionali.
La psicoterapia cognitivo-comportamentale, come suggerisce il termine, combina due differenti forme di terapia:
1. La PSICOTERAPIA COMPORTAMENTALE, che aiuta a modificare la relazione fra le situazioni che creano difficoltà e le abituali reazioni emotive e comportamentali che la persona mette in atto in tali circostanze, mediante l’apprendimento di nuove modalità di risposta, l’esposizione graduale alle situazioni temute e il fronteggiamento attivo degli stati di disagio.
2. La PSICOTERAPIA COGNITIVA, che aiuta ad individuare certi pensieri ricorrenti, gli schemi fissi di ragionamento e di interpretazione della realtà, che sono concomitanti alle forti e persistenti emozioni problematiche vissute dal paziente, a correggerli e ad integrarli con altri pensieri più realistici, o, comunque, più funzionali al proprio benessere.
Il cambiamento avviene mediante numerosi e variegati metodi d’intervento, diretti non solo agli aspetti cognitivi del funzionamento dell’individuo, ma anche a quelli specificamente emotivi e comportamentali.
La CBT si caratterizza per le seguenti peculiarità:
-È SCIENTIFICAMENTE FONDATA: è basata sulle conoscenze delle strutture e dei processi mentali desunte dalla ricerca psicologica di base. Inoltre, è stato dimostrato che i metodi cognitivo-comportamentali costituiscono una terapia efficace perché la CBT ha mostrato risultati superiori o almeno uguali agli psicofarmaci.
-È ORIENTATA ALLO SCOPO: il terapeuta cognitivo-comportamentale lavora insieme al paziente per stabilire gli obiettivi della terapia, formulando una diagnosi e concordando con il paziente stesso un piano di trattamento che si adatti alle sue esigenze. Si preoccupa poi di verificare periodicamente i progressi e di controllare se gli scopi sono stati raggiunti.
-È PRATICA E CONCRETA: lo scopo della terapia si basa sulla risoluzione dei problemi psicologici concreti come ad es. riduzione dei sintomi depressivi, o eliminazione degli attacchi di panico a favore della promozione di comportamenti più adattivi e che migliorino la qualità di vita.
-È COLLABORATIVA: Paziente e terapeuta lavorano insieme per capire e sviluppare strategie che possano indirizzare il soggetto alla risoluzione dei propri problemi. Entrambi sono attivamente coinvolti nell’identificazione e nella messa in discussione delle specifiche modalità di pensiero che possono essere causa dei problemi emotivi e comportamentali.
-È A BREVE TERMINE: la CBT è a breve termine, ogniqualvolta sia possibile. La durata della terapia varia di solito dai quattro ai dodici mesi, a seconda del caso, con cadenza il più delle volte settimanale. Problemi psicologici più gravi, che richiedano un periodo di cura più prolungato, traggono comunque vantaggio dall’uso integrato della terapia cognitiva, degli psicofarmaci e di altre forme di trattamento.