In questi giorni di isolamento domiciliare ci stiamo accorgendo tutti di quanto la tecnologia ci stia aiutando a mantenere i contatti con il resto del mondo, a tenerci informati, a continuare il nostro lavoro sebbene in modo diverso pertanto vorrei continuare a parlavi di come l’uso delle tecnologie possono modificare il funzionamento del nostro cervello.
Ci siamo lasciati qualche giorno fa con un post in cui vi parlavodelle influenze positive delle nuove tecnologie sulle nostre emozioni. Ho scelto un video tratto dalla trasmissione “Catfish” per parlarvi oggi dei possibili risvolti negativi in cui possiamo cadere se non utilizziamo correttamente le nuove tecnologie.
Alcuni effetti negativi che possono derivare da un uso smodato delle nuove tecnologie sono:
- L’analfabetismo emotivo (Goleman 2011) ovvero la mancanza di consapevolezza e quindi di controllo delle proprie emozioni e dei comportamenti a esse associati, la mancanza di consapevolezza delle ragioni per le quali si prova una certa emozione e l’incapacità a relazionarsi con le emozioni altrui (non riconosciute e comprese) e con i comportamenti che da esse scaturiscono;
- L’ assenza degli elementi metalinguistici propri della conversazione faccia a faccia e dei segnali di feedback che consentano agli attori interagenti di identificare con precisione gli aspetti relazionali e sociali. Per esempio, lasciare il proprio ragazzo semplicemente cambiando il proprio status su Facebook da “impegnata” a “single” è molto diverso che dirgli “ti voglio lasciare” guardandolo negli occhi. Si suppone che sia questo aspetto a rendere precarie le relazioni sociali che si creano nei social network;
- L’ assenza del corpo. Sulla rete l’identità è ridotta a un nickname, a una foto e poche informazioni che possono rappresentare un sé ideale, immaginario. Sfugge così la globalità dell’individuo con le sue molteplici e contraddittorie sfumature. Il corpo e l’intelligenza corporea sono una fonte di conoscenza di sé e reciproca, uno strumento fondamentale e una certezza da cui partire per costruire un’identità solida. L’identità vera diventa quindi irraggiungibile attraverso le nuove tecnologie e il gap tra identità reale e ideale rischia di essere sempre più ampio, anche per il soggetto stesso;
- L’ empatia, intesa come la capacità di mettersi nei panni degli altri, sottosviluppata e non esercitata mentre aumentano da un lato aggressività, bullismo e condotte sessuali sregolate e dall’altro difficoltà quali episodi depressivi e di ansia.
- Il fenomeno del sensation seeking, caratterizzato da una sorta di ricerca continua di emozioni, anche estreme, capace di parcellizzare e scomporre l’esperienza interumana facendola coincidere con l’emozione stessa. E’ come se tutta la relazione interpersonale coincidesse con l’emozione;
- L’ aumento dell’impulsività. Quando si utilizzano le nuove tecnologie si attiva il nucleo accumbens, importante per il sistema di ricompensa e grazie al quale proviamo piacere e siamo motivati a soddisfare i nostri bisogni attraverso un impulso all’azione, piuttosto che la corteccia frontale che ha un ruolo nel controllo dell’azione. Ecco perché si reagisce in maniera più impulsiva. Uno studio del 2013 sui videogiochi ha rilevato come alcuni di questi possano inibire la capacità dei giocatori di tenere a freno il comportamento impulsivo e aggressivo. I ricercatori concludono che, costringendo i giocatori a prendere decisioni veloci in situazioni violente, si inibisce il “controllo esecutivo proattivo” sulle reazioni impulsive. I giocatori sono inoltre più propensi a reagire con immediatezza, ostilità o aggressività incontrollata anche nella vita reale.
Alla luce dei vantaggi e svantaggi elencati possiamo ribadire che le nuove tecnologie cambiano il modo con il quale noi esprimiamo i nostri sentimenti e le nostre emozioni. Che questi cambiamenti siano un bene o meno è ancora troppo presto per dirlo ma dovremmo comunque tenerne conto e, in base a ciò che sappiamo, cercare di regolarci. La finale è sempre la stessa: usate le nuove tecnologie ma con giudizio!
Ci vediamo presto online perché ho in serbo una sorpresa per voi. Nel frattempo mi raccomando, restate a casa!